tanatoprassi come si fa

Cos’è la tanatoprassi

La tanatoprassi è una pratica che consiste nella preparazione del corpo del defunto, al fine di mantenerlo in buone condizioni, rendendolo adatto alla visione pubblica per il funerale. Questa tecnica viene utilizzata per conservare il corpo e prevenire il deterioramento, in modo che i familiari possano rimanere vicini all’essere amato nell’affidare il corpo alla sepoltura.

La tanatoprassi viene eseguita da professionisti specializzati chiamati Tanatoprattori, che hanno un addestramento accurato e specifico per garantire un lavoro riassuntamente accurato e anche rispettoso del defunto.

La tanatoprassi è una pratica molto importante soprattutto nei paesi dove la cultura è legata alla visualizzazione del corpo del defunto. In questi contesti, il rituale funerario e la preparazione del corpo ci mostrano l’importanza della cura del nostro corpo sia nella vita che nella morte. I professionisti della tanatoprassi hanno la responsabilità di fornire i loro servizi in modo efficace e rispettoso del defunto e della famiglia.

Descrizione della tecnica di preparazione del corpo del defunto

La tanatoprassi è una procedura che si adatta alla specifica richiesta. Il processo inizia con la pulizia accurata del corpo, eliminando il sangue e il liquido corporeo. Questo è fatto per prevenire la putrefazione e l’odore sgradevole.

Dopo la pulizia, il tanatoprattore lavora sui tessuti del corpo, cercando di mantenere l’aspetto naturale e un aspetto rassicurante del defunto. Lo scopo è preservare l’integrità delle parti del corpo essenziali per la vista in modo da permettere ai familiari di guardare il corpo del defunto come se fosse stato ancora in vita.

La pompa di filtrazione viene utilizzata per l’eliminazione dei fluidi presenti nel corpo e per reintegrare il sangue con sostanze chimiche che hanno lo scopo di preservare il corpo. Dopo la pompa di filtrazione, i trattamenti chimici vanno iniettati direttamente nelle arterie del corpo, in modo da evitare il deterioramento del defunto e rendere il corpo solido.

Il prossimo passo nella procedura di tanatoprassi è quello di far assumere al defunto una posa naturale. A causa della rigidità del corpo, è necessario lavorare sui muscoli e sulle articolazioni per consentire al defunto di assumere una posizione naturale.

Dopo la posizione finale del defunto, viene data la cura finale per il trucco naturale per dare l’immagine più naturale possibile per il funerale e la preparazione del vestito che viste specifiche in quanto dovrebbero adeguarsi alle aspettative del defunto e dei familiari.

In conclusione, la tanatoprassi è una procedura molto complessa e delicata che richiede una vasta conoscenza dal professionista che la sta eseguendo. L’obiettivo principale della tanatoprassi è di preparare il corpo del defunto per il funerale in modo che il ricordo del defunto venga rispettato nei modi possibili e al contempo si rispettino le esigenze dei familiari. In generale, i professionisti della tanatoprassi svolgono un lavoro importante e premuroso per assicurarsi che tutte le esigenze vengano soddisfatte nel processo di preparazione del corpo del defunto.

Per saperne di più sulla pratica della tanatoprassi e su come viene eseguita, consulta il nostro articolo sulle tecniche di preparazione dei corpi.

Come si svolge la tanatoprassi

La tanatoprassi è una tecnica utilizzata per preparare il corpo del defunto in modo da renderlo presentabile durante la cerimonia funebre. Essa prevede due fasi principali: l’imbalsamazione e la ricostruzione del corpo.

L’imbalsamazione è il primo passaggio della tanatoprassi. Si tratta di un processo che avviene attraverso l’iniezione di una soluzione conservante all’interno del corpo del defunto. Tale soluzione è generalmente costituita da una miscela di formalina, glicerina e acqua. L’impianto della soluzione avviene attraverso un’iniezione tramite una siringa, che viene utilizzata per iniettare la soluzione all’interno delle arterie del defunto. Dopo l’iniezione della soluzione conservante, il corpo del defunto viene massaggiato per distribuire uniformemente il liquido all’interno del corpo. Questo processo impedisce alla decomposizione di iniziare, mantenendo il corpo intatto per un tempo più lungo.

La ricostruzione del corpo è il passaggio successivo alla fase di imbalsamazione del corpo. Questa fase implica l’utilizzo di tecniche di ricostruzione per restituire al defunto una fisionomia il più possibile naturale. Questo processo prevede l’utilizzo di materiali specifici per ricostruire le parti del corpo che sono state danneggiate o indebolite a causa della morte e del processo di conservazione del corpo.

La ricostruzione del corpo può includere la rifinitura delle unghie, dei capelli e delle ciglia. Sono anche effettuate operazioni sulla pelle per correggere eventuali irregolarità nella colorazione, o per eliminare segni di morte. La ricostruzione del viso è una delle parti più delicate del processo. Se il defunto è stato sfigurato in qualche modo, la ricostruzione del viso è necessaria per conferire al defunto un aspetto sereno e rassicurante, come se il defunto fosse stato solo addormentato.

In generale, la tanatoprassi viene effettuata solitamente quando si desidera riportare il defunto in patria o quando la sepoltura avviene a distanza di tempo significativo dalla morte. Tuttavia, le ragioni per cui si sceglie di utilizzare i servizi dei professionisti che eseguono la tanatoprassi possono essere varie e personali. In ogni caso, il risultato finale è quello di presentare il defunto nella migliore forma possibile, celebrazione rispettosa e dignitosa della vita del defunto, e per confortare i suoi cari durante il momento difficile dell’addio.

L’utilità della tanatoprassi

La tanatoprassi è una pratica medico-legale utilizzata per preparare la salma del defunto in modo da preservarla il più possibile a lungo e dare la possibilità ai familiari di poterle dare l’ultimo saluto. Questa tecnica consiste in una serie di interventi di conservazione, igiene, restaurazione e ricostruzione del corpo del defunto.

Ma perché utilizzare la tanatoprassi? Iniziamo con l’elenco delle ragioni per cui si può ricorrere a questa pratica.

Rispetto per la salma del defunto

La tanatoprassi è una dimostrazione di rispetto verso la salma del defunto. Grazie a questa pratica, il corpo non subisce i processi naturali di decomposizione che avvengono dopo la morte e l’aspetto della salma risulta più vicino possibile a quello che era in vita. Questo permette ai familiari di ricordare il loro caro nella maniera in cui lo conoscevano.

Riduzione del rischio biologico

La tanatoprassi consente di ridurre il rischio biologico dovuto alla decomposizione del corpo del defunto. Grazie all’utilizzo di sostanze disinfettanti, la salma viene sterilizzata e non presenta rischi per la salute di coloro che decidono di dedicarsi alla sua preparazione o a coloro che la manipolano.

Conservazione e trasporto della salma

La tanatoprassi consente di conservare la salma del defunto per un periodo più lungo. Inoltre, questa pratica è fondamentale per il trasporto della salma all’estero dove, in alcuni casi, è obbligatorio che la salma sia stata sottoposta a questo trattamento. In questi casi, la tanatoprassi permette di preservare il corpo per il tempo necessario ai fini del trasporto senza che si deteriori o crei problemi igienici.

Insomma, la tanatoprassi è una pratica che garantisce rispetto per il defunto e per i suoi familiari, riduce il rischio biologico e consente la conservazione e il trasporto del corpo del defunto. Grazie alla sua utilità, la tanatoprassi è considerata un’arte, che richiede competenze, tecniche e metodi appropriati.

Inoltre, se vuoi approfondire il tema della morte e dei funerali, ti consigliamo di leggere il nostro articolo sui rituali funebri.

Chi può effettuare la tanatoprassi

La tanatoprassi è una pratica che consiste nella conservazione temporanea di un cadavere per migliorare l’aspetto estetico e igienico, ma non solo. Le persone che hanno subito un grave trauma e quelle decedute a causa di malattie contagiose, infatti, richiedono un trattamento particolare per evitare il rischio di contaminazioni.

Per eseguire la tanatoprassi, occorre avere una formazione specifica. In Italia, infatti, la professione del tanatoprattore non è regolamentata da una specifica legge, ma dal Decreto Legislativo 81/08, che disciplina la sicurezza sul lavoro.

Pertanto, per diventare un tanatoprattore, è necessario seguire un corso di formazione adeguato e acquisire le conoscenze e le abilità richieste. In genere, i corsi di formazione sono organizzati da scuole specializzate o da associazioni di categoria, come ad esempio la Federazione Nazionale Tanatoprattori (FNT).

I corsi di formazione per diventare tanatoprattore prevedono una parte teorica e una parte pratica. Durante la parte teorica, gli allievi apprendono le nozioni di anatomia, fisiologia, microbiologia e igiene, per capire come agire sul cadavere. Durante la parte pratica, invece, gli allievi apprendono le tecniche di imbalsamazione e di preparazione del cadavere, con l’obiettivo di migliorarne l’aspetto estetico e minimizzare il rischio di contaminazione.

Requisiti necessari per diventare un tanatoprattore e normative in materia

Per diventare un tanatoprattore, è necessario soddisfare alcuni requisiti. In primo luogo, è necessario avere la maggiore età e il titolo di studio di scuola media superiore. Inoltre, si richiedono buone doti di comunicazione, di relazione interpersonale e di problem solving.

Dopo aver completato il corso di formazione, i candidati al ruolo di tanatoprattore devono superare un esame di abilitazione, organizzato dalle associazioni di categoria. Dopo aver superato l’esame, diventano tanatoprattori professionisti e possono iniziare a lavorare nel settore funerario.

In Italia, la disciplina della tanatoprassi è regolamentata dal Decreto Ministeriale del 15 novembre 2011, che stabilisce le norme per la realizzazione della tanatoprassi e la definizione delle strutture autorizzate ad effettuarla. Il Ministero della Salute ha inoltre istituito un elenco di professionisti abilitati alla tanatoprassi, che permette alle famiglie dei defunti di scegliere il professionista più adatto alle proprie esigenze.

Il Decreto Ministeriale del 15 novembre 2011 stabilisce anche le procedure da seguire per effettuare la tanatoprassi. Prima di procedere alla tanatoprassi, infatti, il tanatoprattore deve ricevere l’autorizzazione dal medico legale o dal Sindaco del comune dove è stato effettuato il decesso. Inoltre, il trattamento di tanatoprassi deve essere eseguito unicamente presso strutture abilitate e nel rispetto delle norme igieniche e di sicurezza.

In conclusione, la tanatoprassi è una pratica che richiede professionalità, competenze e attenzione. Diventare un tanatoprattore richiede una formazione specifica e un esame di abilitazione, ma permette di offrire un importante servizio alle famiglie dei defunti.

Infine, scopri i servizi di vestizione e preparazione del corpo offerti dai nostri partner di fiducia nella nostra pagina dedicata ai servizi di tanatoprassi.

La controversia sulla tanatoprassi

La tanatoprassi, ovvero la pratica di conservazione del cadavere mediante l’utilizzo di sostanze chimiche, è una controversa tecnica che suscita diverse reazioni a livello globale.

Alcuni paesi e comunità si oppongono all’utilizzo della tanatoprassi, considerando questa pratica offensiva nei confronti dei defunti e delle loro famiglie. Ad esempio, in alcune culture asiatiche e africane, viene ritenuto importante seppellire il cadavere il prima possibile dopo il decesso, senza alcuna modifica estetica al corpo.

Inoltre, alcuni gruppi religiosi, come gli ebrei e i musulmani, considerano la tanatoprassi un’interferenza con il processo naturale della decomposizione, che ritenono parte integrante della morte e della vita dopo la morte.

Tuttavia, in molti paesi occidentali la tanatoprassi è una pratica sempre più comune e accettata, utilizzata per preservare l’aspetto estetico del defunto durante visite al cimitero o durante i funerali a cui partecipano parenti e amici.

Le opinioni sulla tanatoprassi sono varie e spesso contrastanti, ma è importante rispettare le scelte dei defunti e delle loro famiglie, sia che optino per la conservazione della loro salma o per una sepoltura in forma naturale e senza alcuna modifica estetica.