come si fa il vino cotto

Cos’è il Vino Cotto?

Il vino cotto, noto anche come saba, è un dolce liquore scuro che viene prodotto facendo bollire il mosto d’uva per molte ore. Questa tecnica di fermentazione antica ed eco-sostenibile risale ai tempi dei Romani e continua oggi a essere utilizzata in molte regioni italiane, in particolare in Puglia e Calabria.

Il vino cotto ha un sapore fruttato intenso e un profumo aromatico che ricorda la frutta secca e le spezie. È molto versatile in cucina e può essere utilizzato per aromatizzare dolci, salumi e piatti a base di carne. Inoltre, è noto per le sue proprietà antiossidanti e viene spesso utilizzato come rimedio naturale per i disturbi gastrointestinali.

Il vino cotto presenta un colore scuro e una consistenza densa e viscosa. Questo è dovuto alla riduzione del liquido attraverso la cottura, che ne aumenta la concentrazione di zuccheri e dona all’infuso un sapore più dolce. Solitamente viene servito a temperatura ambiente o leggermente riscaldato, ma può anche essere utilizzato come ingrediente di base per la preparazione di cocktail e bevande.

Un’altra caratteristica importante del vino cotto è la sua lunga durata. Grazie alla sua alta concentrazione di zuccheri e proprietà antimicrobiche naturali, può essere conservato per molti anni senza deteriorarsi. Inoltre, presenta un alto contenuto di minerali e vitamine, tra cui vitamina C, potassio e ferro, che lo rendono un’ottima scelta alimentare per chi cerca di seguire uno stile di vita salutare.

In sintesi, il vino cotto è un’ottima scelta per chi cerca un’alternativa naturale e gustosa al vino tradizionale. Con le sue proprietà benefiche per la salute e la sua versatilità in cucina, è diventato un ingrediente fondamentale nella tradizione culinaria italiana.

Il vino cotto è una deliziosa bevanda tradizionale italiana che viene prodotta facendo bollire il mosto d’uva fino a quando non diventa sciropposo.

Ingredienti necessari

Il vino cotto è una bevanda alcolica calda e dolce, solitamente prodotta in Italia e soprattutto in Puglia. Gli ingredienti necessari per la preparazione della bevanda sono:

  • Vino rosso: 6 litri
  • Zucchero: 1,5 kg
  • Cannella: 2 rami
  • Chiodi di garofano: 2-3
  • Limone: 1

Il vino utilizzato per la preparazione del vino cotto deve essere di buona qualità, preferibilmente fatto in casa. È importante scegliere un vino rosso intenso e strutturato, come il negroamaro o il primitivo, in modo da ottenere un prodotto finale con un sapore intenso.

Il limone viene utilizzato come catalizzatore per la caramellizzazione degli zuccheri, donando al vino cotto un aroma fresco e citrico. La cannella e i chiodi di garofano aggiungono un tocco speziato alla bevanda, conferendole un sapore unico e inconfondibile.

La quantità di zucchero utilizzata nella preparazione del vino cotto varia in base alla dolcezza desiderata. In genere, si utilizza una quantità di zucchero pari al 25-30% del peso del vino utilizzato.

È importante tenere presente che il vino cotto richiede una lunga preparazione, in quanto deve essere sottoposto a una lenta cottura per ore.

Per saperne di più sul processo di produzione del vino cotto, ti consigliamo di leggere il nostro articolo Come si fa il vino cotto.

Procedimento

Per preparare del vino cotto, occorre seguire una serie di passaggi. Vediamo quali sono:

1. Scelta dell’uva

La prima cosa da fare è scegliere l’uva da utilizzare per la preparazione del vino cotto. Questa deve essere di qualità e matura al punto giusto, in modo da garantire un buon risultato finale. È importante che sia ben lavata per evitare la presenza di residui di terra o impurità.

2. Pigia dell’uva

Dopo aver scelto l’uva, occorre sottoporla alla fase di pigiatura. Questo passaggio consiste nel separare i grani di uva dalla buccia e dal vinacciolo. Esistono vari strumenti per effettuare la pigiatura, ma il metodo tradizionale prevede l’utilizzo di una botte di legno detta “palmento”. Qui, i grappoli di uva vengono posti all’interno e schiacciati con i piedi per estrarre il mosto.

3. Cottura del mosto

Come suggerisce il nome, il vino cotto è un vino che viene cotto a fuoco lento. La cottura avviene a partire dal mosto ricavato nella fase precedente. Il mosto viene versato in una pentola di rame e portato a ebollizione. Durante la cottura, il mosto si addensa e diventa sciropposo. Una volta raggiunta la giusta densità e consistenza, il vino cotto viene fatto raffreddare e filtrato per eliminare eventuali impurità.

Per ottenere un vino cotto di qualità, la cottura deve avvenire a legna, in modo che il prodotto finale assuma un sapore caratteristico. I tempi di cottura possono variare a seconda della quantità di mosto e della potenza del fuoco, ma in genere si aggirano attorno alle 12-18 ore.

4. Maturazione

Dopo la cottura, il vino cotto viene lasciato riposare e maturare per alcuni mesi. In questo periodo, il prodotto acquisisce aromi e sapori particolari, frutto di una lenta trasformazione chimica. Il vino cotto ottenuto sarà pronto per il consumo dopo circa 6 mesi di maturazione, anche se esistono varianti che richiedono tempi più lunghi.

5. Utilizzo in cucina

Il vino cotto è un ingrediente molto versatile in cucina. Grazie al suo gusto dolce e fruttato, può essere utilizzato per insaporire dolci, come crostate e biscotti, ma anche per accompagnare formaggi stagionati o carni rosse. Inoltre, può essere utilizzato come ingrediente base per la preparazione di salse e condimenti per la carne.

In sintesi, la preparazione del vino cotto è un processo lungo e laborioso, ma il risultato finale ripaga gli sforzi. Se seguite con attenzione tutti i passaggi, otterrete un prodotto unico, dal gusto intenso e inconfondibile, perfetto per arricchire le vostre ricette.

Conservazione e abbinamenti

Il vino cotto è un prodotto versatile e dal sapore intenso, ideale per molte preparazioni in cucina e per accompagnare diversi piatti. Tuttavia, essendo un prodotto delicato, è importante sapere come conservarlo correttamente e come abbinarlo per ottenere il massimo gusto.

Conservazione del vino cotto

Il vino cotto può essere conservato in bottiglia, preferibilmente di vetro scuro, e in un luogo asciutto e fresco, lontano da fonti di luce e calore. Una volta aperta la bottiglia, è bene tenerlo in frigo e consumarlo entro un paio di mesi. Ricordiamo che il vino cotto è un prodotto naturale, senza conservanti o altri additivi, perciò la sua durata è limitata.

Abbinamenti culinari

Il vino cotto può essere utilizzato in cucina per preparare salse, dolci, gelati, ma anche per insaporire carni e verdure. Tuttavia, è anche un ottimo accompagnamento per formaggi, cioccolato e frutta secca, come le noci e le mandorle.

Per esempio, il vino cotto si sposa perfettamente con il formaggio pecorino stagionato, creando un mix di sapori decisi e intensi. Il vino cotto può essere servito anche come dessert, magari con una crema di mascarpone e biscotti secchi. Oppure, aggiunto a una macedonia di frutta o a un gelato alla vaniglia, per un tocco di gusto in più.

Per quanto riguarda le carni, il vino cotto può essere utilizzato come marinatura per la carne di maiale o di pollo, oppure come ingrediente per realizzare salse ricche e gustose.

Conclusioni

Il vino cotto è un prodotto dal sapore intenso e versatile, ideale per molte preparazioni in cucina. Per conservarlo al meglio, è importante mantenere le bottiglie in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore e luce. In cucina, il vino cotto può essere utilizzato in molte ricette, dall’antipasto al dolce, e può essere abbinato a formaggi, frutta secca e cioccolato. Un prodotto unico che rende speciale qualsiasi piatto.

Variante del Vino Cotto

Il vino cotto può essere preparato utilizzando diverse tecniche e varietà di uva, a seconda della regione in cui viene prodotto. Qui presentiamo una variante del vino cotto che viene prodotta con uve albanelle e che è particolarmente popolare nella regione del Salento, Puglia.

Le uve albanelle sono una varietà autoctona del Salento, conosciuta per il loro sapore dolce e aromatico. Sono raccolte a fine estate e inizia l’opera di riempimento dell’apposita pentola a fuoco vivo (braciere). Il processo di cottura del mosto d’uva viene effettuato a fuoco diretto sotto la cenere del fuoco salentino. La pentola viene coperta da un grosso coperchio di tegame, in modo da mantenere il calore e concentrare i sapori.

La cottura avviene lentamente e dura circa 24 ore, durante le quali il mosto viene gradualmente ridotto, fino a quando non diventa uno sciroppo spesso e scuro. Il prodotto viene quindi colato ancora caldo in bottiglie di vetro, dove si lascia riposare per alcune settimane, fino a quando non raggiunge il suo pieno sapore.

Questa variante del vino cotto è particolarmente apprezzata per la sua dolcezza intensa e il suo aroma persistente. È perfetto come condimento per dolci, ma viene anche utilizzato come ingrediente per ricette di cucina.

Una delle ricette più famose che utilizzano il vino cotto è il dolce natalizio “pasticciotto leccese”, che è un dolce a forma di piccola torta ripiena di crema pasticcera e zucchero a velo. La crema pasticcera viene aromatizzata con l’aggiunta di una quantità variabile di vino cotto, a seconda del gusto personale. Il risultato è un dolce morbido e profumato, perfetto per un’occasione speciale o una merenda in famiglia.

Inoltre, il vino cotto può essere utilizzato anche come ingrediente per condimenti e salse per piatti salati come le carni, ad esempio il filetto di maiale al vino cotto, dove il vino cotto contribuisce a rendere la carne più morbida e succosa.

In conclusione, la variante del vino cotto prodotta con uve albanelle del Salento è un prodotto tipico della tradizione pugliese, apprezzato per il suo gusto dolce e aromatico e la sua versatilità in cucina.

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